Ultimamente a causa della emergenza Coronavirus siamo abituati a sentire alcune parole che non erano sicuramente nel nostro vocabolario, abbiamo già visto nel precedente articolo come possiamo costruire una mascherina da indossare con una stampante 3d, le mascherine ffp2 e ffp3 sono entrare ormai nello standard delle nostre giornate, sia per l’utilizzo sia per la spasmodica ricerca che ogni giorno facciamo nei vari negozi.
Il terzo elemento che sta scatenando le ricerche della gente online è sicuramente il Pulsossimetro o Saturimetro, il dispositivo che pinzato al vostro dito vi consente di conoscere la percentuale di ossigenazione del vostro sangue.
Nel vostro corpo normalmente la saturazione si attesta tra il 95 e il 100%. Valori compresi tra il 90 e il 95% indicano una condizione di parziale assenza dell’ossigeno, mentre quelli al di sotto del 90% risultano essere patologici e quindi gravi, ovviamente questi sono valori di riferimento per una persona sana, il mio consiglio è sempre quello di rivolgervi al vostro dottore per i chiarimenti del caso se quando usate il saturimetro vedete dei dati sballati.
Il saturimetro è anche conosciuto come pulsossimetro od ossimetro, si può trovare sul mercato con diverse denominazioni ma essenzialmente con questi nomi stiamo parlando dello stesso dispositivo.
Cos’è il Saturimetro?
Forse, stiamo parlando dell’unico oggetto sul quale tutti gli esperti in tema Covid sono concordi nel consigliare il suo acquisto, anche lo stesso medico di base in caso di positività al Covid-19 consiglia subito l’acquisto del saturimetro.
Il saturimetro misura la quantità di ossigeno contenuta nel sangue, stiamo parlando di un parametro decisivo e fondamentale da monitorare per i malati di Covid-19, sopratutto se i primi sintomi colpiscono subito le vie respiratorie del nostro corpo.
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Saturimetro, dove comprarlo?
Ovviamente anche Amazon vende i saturimetri e la corsa e l’aumento di prezzi ha colpito anche questi prodotti, ne sono rimasti solo alcuni che hanno mantenuto un prezzo consolo al prodotto.
I saturimetri prima di questa emergenza costavano al massimo 15-20 euro (Quelli comuni su amazon, non quelli professionali ovviamente) mentre ora quasi tutti i dispositivi hanno subito degli aumenti che vanno almeno oltre il 100% del prezzo di partenza. (La misurazione dei prezzi è stata possibile grazie a Keepa)
Ovviamente i prezzi dei plussimetri non professionali non sono giustificati, e siamo sicuri che a breva Amazon possa decidere di fare una stretta alla stregua di quello successo alle mascherine e gel disinfettanti.
(Amazon dopo i primi giorni dove c’era stato un aumento incredibile dei prezzi di mascherine e gel disinfettanti ha deciso di bloccare e richiamare i venditori ad un comportamento più etico, in molti casi addirittura bannando le ricerche a chi ricercava quei prodotti)
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Come funziona il Saturimetro/Pulsossimetro?
La pulsossimetria è un metodo non invasivo per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue, in particolare questo esame consente di determinare la saturazione in ossigeno dell’emoglobina presente nel sangue arterioso.
Il pulsossimetro è in grado di calcolare la saturazione di ossigeno proprio sfruttando questa differenza nella capacità delle due diverse forme di emoglobina di assorbire la luce rossa o infrarossa.
La sonda è composta da due diodi e una fotocellula. La luce emessa dai diodi nel campo del rosso e dell’infrarosso attraversa la cute e la circolazione del paziente e viene ricevuta dalla fotocellula.
L’emoglobina legata assorbe la luce in determinate lunghezze d’onda. Conoscendo la quantità di luce iniziale e quella finale, l’apparecchiatura è in grado di calcolare la saturazione dell’ossigeno nel paziente, indicata con l’abbreviazione SpO2.
Gli ossimetri ottici si basano sui diversi spettri di assorbimento dell’Hb (emoglobina non legata) e dell’HbO2 (emoglobina legata all’ossigeno o ossiemoglobina), differenza che è la ragione del diverso colore del sangue arterioso e venoso. Si utilizzano almeno due lunghezze d’onda: la prima nel rosso attorno a 660 nm e la seconda nell’infrarosso tra 805 e 1000 nm. Il punto isosbestico dell’Hb e dell’HbO2 è uguale a 805 nm, per cui questa lunghezza d’onda (detta “isosbestica”) è utilizzata come riferimento.
Nell’ossimetria a riflessione la luce diffusa all’indietro (“backscattering”) dal campione è campionata a due diverse lunghezze d’onda (λ1 e λ2) e la saturazione dell’ossigeno viene stimata dalla seguente relazione empirica:
Ovviamente ci possono essere moltissime cause che portano a segnalare in modo errato i dati di funzionamento del saturimetro, cercate quindi di prendere i dati che vi escono con le pinze e di consultare sempre qualcuno di esperto prima di farvi prendere dal panico inutilmente, quando si parla di salute bisogna sempre cercare di appoggiarsi ad esperti e gente che ha studiato molti anni nella sua carriera per interpretare i dati.
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